nota


Ad alto rischio collegio

Alla prossima nota, mia mamma mi manda in collegio. Così dice Ugo, all’inizio della settimana, senza che le sue maxi palette si aprano nel solito sorriso. Tace, mentre i compagni solidali fanno nooo! e il gemello Emme Frangia dichiara allora vengo anch’io. Tace ancora, mentre io mi perdo nell’immagine di lui in collegio e di questa classe senza di lui, poi nella domanda: Annette chi seguirebbe, Ugo o noi? D’un tratto, mi tira un calcio sullo stinco (mai mettersi di fronte al banco di Ugo e alle sue gambette ipereccitate) e tutto torna alla normalità: lesioni permanenti ai timpani, guerriglie per un raviolo in più in mensa e il ritiro di forbici-colle-poster-letterine d’ammore per il mio Kele ♥♥♥. La bambina Quesito bussa alla mia spalla almeno un milione di volte, per domande sempre urgentissime… Te sei mai andata dappertutto? Io sì, in Svezia… Te sai fare questo verso coi denti? Io sì, senti… Te preferisci il caffè o la cioccolata? Io la cioccolata ma il Luca il caffè, lo sapevi? Te lo sai cosa mi ha fatto lui? Mi ha fatto così… E mi strattona forte il maglione, prima di leggere il mio sguardo stupefatto e correre al posto (e se avesse ricevuto un pugno dal compagno, dico io?!).
Fuori, un sorprendente sole primaverile (che porta in aula bestiole volanti, affettate con cura dalle forbici ferocissime dei nani) poi pioggia e pioggia sui boschi multicolor. 10Dentro, noi alle prese con i nomi collettivi e individuali, i personaggi dell’Iliade, le favole rivisitate dai ragazzetti. C’è chi trova un nuovo finale curioso, chi arguto, chi strampalato. Poi ci sono i gemelli, che terminano la favola, l’uno con una scoreggia, l’altro con una cacca gigante. Infine c’è Ugo, che ci regala la trasformazione dell’agnello in Super Agnello poi in Lupo Mannaro e la distruzione, in ordine: della Terra, del Sole, della Luna, di Marte e di tutti gli alieni dell’universo. Allegato al testo, un disegno splatter. Allegato all’allegato, un sorriso di nuovo da cinquanta dentoni. (altro…)


gli aspiranti meccanici, ottava settimana

Gnari buttiamo giù dalla finestra gli indiani e facciamola finita, oh vecio ti sei visto, hai il naso così grande che se qualcuno in Cina scoreggia tu lo senti, casso profe ho detto che go mia oia e poi non posso scrivere mi fa male un piede, ma lei è così bella oggi, sembra Biancaneve, mi dia un bacino dai e se esce con me non lo dico a nessuno, giuro… Profe ascoltami, io gli spacco la faccia a quel bidello di merda, si crede uno sbirro figa, per farmi due buchi al foglio mi ha chiesto i documenti, ma gliel’ho detto eh, fuori da scuola l’ammazzo… Ahahah, profe la prego, mi spalanchi gli occhi di nuovo! E comunque la nota la darei a tua mamma, io.


gli aspiranti meccanici, quarta settimana

Vecio ti si vede il menello, eh ma sti negher di figa non stanno mai zitti, profe nota, mi ha chiamato negher, nota… Ciao io scappo con la profe, tua mamma figa, sì e tua mamma è la migliore, non glielo ruba nessuno il posto! Porca puttana profe lei ci fa lavorare troppo, questo mica è l’Itis, profe camomilla, profe lei è fuori, in senso buono eh, io gli voglio bene… Ma se nella pagella ho giù il comportamento le sego la bici.