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Studenti e buoni propositi

Lunedì all’ultima ora ho salutato i miei studenti della formazione professionale per la prima volta nel 2023 e ho chiesto loro di scrivere su un foglio anonimo tre buoni propositi per l’anno nuovo. Loro hanno sollevato festosi la stessa parola da ogni angolo dell’aula (“scopare”) e io ho risposto con il primo tra gli insegnamenti di pedagogia (la minaccia). Così hanno scritto. Poi insieme abbiamo letto. È stato bello. (altro…)


Lo scossone

Siamo onesti: la mattina di lunedì 26 settembre il mio buon umore ha subito un deciso, per quanto prevedibile, scossone. Così, appena entrata a scuola, ritiro la bevanda fumante alle macchinette e vado a berla nella prima liceo ancora senza liceali. Sono lì, ingobbita dentro percentuali simboli colori, quando sento una voce poco amichevole che esclama: tu chi sei? Cosa ci fai qua? È il collega di matematica, che mi guarda come l’automobilista guarda il piccione quando non si leva dalla strada. Temo che gli stia venendo voglia di accelerare, per cui apro rapida l’agenda e… Nooo, ho sbagliato! La prima ora sono nella terza della formazione professionale. Oggi non ce la posso fare. (altro…)


Di luna e cime tempestose

“Ora ricomincia la scuola e ho la testa piena di pensieri e di doveri” scrive uno studente nel tema. È proprio così. Anche per noi insegnanti si affacciano di nuovo i pensieri delle lezioni da preparare e dei compiti da correggere, i doveri delle riunioni e delle scadenze burocratiche. C’è il ritmo da ritrovare, soprattutto. Il buon umore, però, ancora resiste quando scivolo nel traffico quasi ragionevole del mattino presto e quando, prima che suoni la campanella, mi attardo alle macchinette per un espresso lungo (!) e qualche chiacchiera con i colleghi. (altro…)