Lascia andare 1
Di solito sono una personcina calma. A scuola mi raggiungono infinite insolenze, ma io mi sento come un bersaglio su cui le freccette non si attaccano, nonostante lanci apparentemente vigorosi. (altro…)
Di solito sono una personcina calma. A scuola mi raggiungono infinite insolenze, ma io mi sento come un bersaglio su cui le freccette non si attaccano, nonostante lanci apparentemente vigorosi. (altro…)
Ieri in uno schianto è morto A. e da oggi in classe un banco è vuoto. Eppure il sole d’aprile continua a splendere, incurante. (altro…)
In queste prime settimane di gennaio, a scuola sono successe delle cose.
S. di prima liceo una mattina è entrato in classe con l’aria stravolta e, dopo avermi rivolto qualche incerta parola, ha abbandonato le braccia sul banco e ci ha tuffato dentro la faccia. (altro…)
Lunedì all’ultima ora ho salutato i miei studenti della formazione professionale per la prima volta nel 2023 e ho chiesto loro di scrivere su un foglio anonimo tre buoni propositi per l’anno nuovo. Loro hanno sollevato festosi la stessa parola da ogni angolo dell’aula (“scopare”) e io ho risposto con il primo tra gli insegnamenti di pedagogia (la minaccia). Così hanno scritto. Poi insieme abbiamo letto. È stato bello. (altro…)
Nelle scorse settimane ho pensato che non avrei più scritto nemmeno un rigo di quisquilie finché non mi fossi liberata dal peso delle incombenze che mi sentivo gravare addosso. Così novembre è calato e già trascorso, portandosi via cose molto brutte e molto belle, ma nemmeno un rigo. (altro…)