Può nascere un fiore nel nostro giardino 4

«Ma dammi la mano e torna vicino/ Può nascere un fiore nel nostro giardino/ Che neanche l’inverno potrà mai gelare/ Può crescere un fiore da questo mio amore per te»

A mano a mano, Rino Gaetano

A due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, dicebeatrice che è ora di scriverlo, che non è tornata a scuola e che al suo posto c’è una supplente. Già, dopo una vita da supplente, ora ha una supplente. Robe da matti! Ma perché?

Perché sono in maternità. Qualche pensiero sparso, sul fiore che nascerà tra pochi giorni e su quello che c’è stato prima.

Se il nostro desiderio di genitorialità fosse stato subito accontentato, io e Gianpazienza ora avremmo un figlio o una figlia iscritti alle medie.

Se i miei inizi di gravidanza non si fossero spenti uno dopo l’altro, da queste parti ci sarebbero meno stelle senza nome e più bambini.

Se la prima o la seconda o la terza o dai, cazzo, almeno la quarta convocazione in tribunale fosse stata fruttuosa, adesso avremmo un figlio o una figlia adottivi.

Le cose invece sono andate diversamente, ma mi rincuora il fatto che io e Gianpazienza non abbiamo mai smesso di darci la mano e di coltivare un giardino il più possibile felice. Se poi un domani nostro figlio ci chiederà perché abbiamo aspettato tanto per metterlo al mondo, io aprirò quel libro che mia mamma mi leggeva da bambina e mi soffermerò su questa frase: «È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.»

Viva i fiori che nascono. E le supplenti, naturalmente.