bici


La montagna, gli stormi e un’ape che muore 2

Oltre ad essere raggiungibile in bici, la grande scuola dove insegno quest’anno ha ampie finestre che si affacciano su luoghi a me familiari.

Due delle mie tre classi si trovano al piano rialzato, corridoio est, davanti all’indimenticato istituto dove tutto ebbe inizio, molti anni or sono… Ma sì, proprio quello che mi permise di conoscere il favoloso mondo della formazione professionale, indirizzo di meccanica. Questa posizione si fa strategica nelle mattine con qualche stortura, quando mi basta dare un’occhiata fuori e afferrare al volo casso i primi due ricordi figa sugli h’ass mekk inchilà per prendere atto di quale diritta via sia oggi la mia.

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Come una cinciallegra

Sono tornata – dicebeatrice.

Sono tornata sul blog e sono tornata a scuola. Una nuova scuola.

Dopo due anni a battagliare con il traffico per raggiungere l’istituto un po’ su in valle, il fatto di spiccare il volo mattutino in bicicletta mi rende felice come una cinciallegra. Il fatto invece di non poter più sorridere ai visi amici di colleghi e bidelli e segretari dell’istituto un po’ su in valle mi procura fitte di nostalgia ora lievi ora acute, ma questo – si sa – è uno degli effetti secondari della supplentite, stato infiammatorio e apparentemente sempiterno della mia vita lavorativa. Per quanto riguarda gli studenti, be’, mi son fatta nel tempo un fisico bestiale per gli addii: lo so dal primo giorno d’appello che me li potrò godere (o li dovrò subire) solo fino ai primi rintocchi di giugno, poi l’incanto (o il tormento) finirà e io mi ritroverò tutta stracci zucca topolini e nemmeno una scarpetta di cristallo abbandonata sulle scale della scuola. (altro…)


Tra la sveglia e Petrarca, i papaveri

L’altra mattina, dopo una notte di sonno breve, non volevo credere alla sveglia, alla scuola da raggiungere, alla lunga giornata davanti a me. Allora in auto ho fatto il gioco delle osservazioni. Che sarebbe: guardarsi intorno e registrare ciò che si vede, rasserenarsi spostando l’attenzione su altro da sé.
Giro la chiave, pronti, via!auto osservatriceUomo orientale seduto sopra lattine imballate, di fronte al portone chiuso dell’università. Attende. Il suo camion delle consegne è parcheggiato ad occupare quasi interamente il vicolo.
Omini arancioni già al lavoro, dentro il cantiere che blocca l’accesso alla piazza. Ma quante settimane ci vogliono per riparare una tubatura saltata? (altro…)


gli aspiranti meccanici, ultima settimana 2

Buongiorno profe oggi sembri proprio uno spaventapasseri, ma dove le trovi poi quelle cazzo di camicette, dai ti porto a fare shopping io, ma chiii tamarro profe, te sei fusa… Hey boy, hey brother, bella vecio, profe figa guardi che spalle, che addominali, guardi che roba, è tutto per lei eh, no no niente da fare con la tipa ma tanto era una sgorbia e gli ho detto che ero già impegnato con la profe, però dai firmami la giustifica che devo uscire prima, devo beccarmi col mio socio nell’altra scuola per picchiare il cinese figlio di puttana, tranqua profe non mi sono fatto male, va bene lo prometto, non farò più le capriole in aria in classe… Vecio, prima eri un po’ italiano ma ora sei proprio un albanese vero, cazzo vuoi te che sei uno stranegro, profe la scimmia ora le prende, sempre ad alzare le mani voi, perché tu stronzo preferisci alzarmi l’uccello, ho capito tu sei un frocio e vuoi il cazzo lungo e negro, no vecio io voglio la figa di tua sorella e io mi scopo tua mamma e io ti schiaccio il pisello e io te lo metto nel culo… Per forza profe che siamo buzzurri, stiamo in un ghetto noi, comunque lei è giovane dentro, ma no, non è che fuori è vecchia, è che fuori vuol fare la grande e invece lei è come noi, ahahahah profe cosa ho detto, non spalanchi gli occhi! Si vede però che è stanca, che il suo fidanzato non la fa dormire la notte, ma lo sa che cosa gli faccio io se lo vedo eh, e lo sa che la vita è come una scaletta del pollaio, corta e piena di merda, e che la verginità è come una briciola di pane, arriva un uccello e se la porta via… Profe io quest’estate vado a lavorare, io torno al mio Paese e se mi girano i coioni rimango là, io vado in piscina, io vado in palestra, io vado dove ci sono le fighe, io mi drogo, io non faccio un cazzo, te non fai mai un cazzo sfigato handicappato sacco di merda… Oh profe ti prego dimmelo, sarò bocciato, sarò bocciato, sarò bocciato? Profe ma le mancheremo un po’, lo giuro che lei mi mancherà, lo giuro che mi sono affezionato, comunque oggi è l’ultimo giorno e lei va casa senza bici o almeno senza sella, insomma profe torna l’anno prossimo, torna l’anno prossimo, torna l’anno prossimo? Perché io profe (pausa)… Io profe l’anno prossimo (sorrisetto)… L’anno prossimo io avrò (occhiolino)… Ancora più muscoli (bicipite in mostra)… Figa profe ci pensi (sorrisetto-occhiolino-bicipite in mostra)! E ora me lo dà un bacino?


gli aspiranti meccanici, ventesima settimana

Hola chica tu eres muy linda, lascia stare la mia profe coglione morto di figa, dai profe metti voto bello io lo so parlare italiano, oh profe se non mi dai il massimo in pagella ti smonto la bici, beh tanto io la sua bici l’ho già messa su eBay, io se non mi dai la sufficienza ti buco le gomme ti faccio licenziare ti denuncio, scherzo profe però sembra triste oggi, dove ha lasciato la sua luce, comunque si slacci un po’ la felpa, no non la smetto, io posso conquistare anche le donne mature… Cazzo dici vecio, guarda che il suo fidanzato viene qui e ti riempie di botte, ma profe il suo fidanzato com’è insomma, stragrosso o un nerd? Profe la prego ci porti in cortile, siamo strabravi lo giuro, ci sediamo sulle panchine e leggiamo la sua cazzo di scheda, dai profe non finisco sul tetto questa volta, dai che lei ha bisogno di un po’ di sole, comunque il tipo di prima fa il figo lo odio è il più negro dei negri e se a dirlo sono io che sono negro si deve fidare, no non so cosa vuol dire buzzurro, va bene va bene vado a cercare il significato, scialla profe… Vecio, bella, domani bruciamo, oh ma il cilum chi lo porta, vecio ti slamo la testa, tua mamma figa, oooh ma basta picchiarsi gnari, mi avete rotto il cazzo se volete picchiarvi fatelo sul serio porca puttana, ma profe prendono per il culo mio papà, dicono che fa il parcheggiatore di cammelli, profe mi ha perdonato o no, lo so lo so, anche a me non è piaciuto che ho copiato, l’ho fatto solo perché avevo fretta mica per imbrogliarla, sì abbiamo capito che giorno è lunedì, se è così importante come ricorrenza mi farò una raspa per ricordarmelo… Ahahah profe, che faccia, però non si fa così eh, non si torna a casa alle 6 di mattina se si lavora alle 8 e non è che magari ha un po’ di acidità di stomaco, a noi può dirlo, profe lei non ha trent’anni, a noi può dirlo, profe lo sa che la mia tipa uscente si chiama come lei, è bella fess eh, ma chiii, sono stragentile io, no non fa questa scuola, comunque non parliamo mai di scuola che ho paura di sembrare un coglione, ma profe dove la porto la tipa, profe me lo dica lei, lo so che avete gli stessi gusti, avete lo stesso nome e lo giuro anche gli stessi gusti, profe guarda che anche i poeti si fanno le canne per poetizzare, profe allora ti porto un regalo, oh leccaculo di merda sborati… Ciao profe, che carina, tvtb!