Lascia andare 1
Di solito sono una personcina calma. A scuola mi raggiungono infinite insolenze, ma io mi sento come un bersaglio su cui le freccette non si attaccano, nonostante lanci apparentemente vigorosi. (altro…)
Di solito sono una personcina calma. A scuola mi raggiungono infinite insolenze, ma io mi sento come un bersaglio su cui le freccette non si attaccano, nonostante lanci apparentemente vigorosi. (altro…)
Sospensioni a raffica, nella mia prima. Prima o poi, però, tutti tornano (e niente cambia).
– Profe, domani tornano. Da domani jungle!
Gabber scritto sul cappellino e musica hardcore dalla sua cassa wireless, Tizio balla in classe, sniffa tabacco al mentolo, scrive Cinegro alla lavagna, mi urla Le voglio bene!, insiste per uscire a fumare, prende una nota all’ora e s’infuria, ma mica solo per la nota… Ma profe, mi ascolti, le sembra giusto che ci sono i trans, cioè non la fa arrabbiare che ci sono quelli che vanno in giro che sembrano una donna ma hanno il mazzolone? Eh?
Non che lo strazio sia una questione di genere. I maschi, è vero, fanno cose clamorose, tipo far girare la maledetta cassa wireless e da quella diffondere peti tonanti, seguiti da grasse grassissime risate. Sì, i maschi sono fedeli all’eccesso e si danno del coglione! con la stessa frequenza del battito palpebrale (8-15 volte al minuto), calpestano i loro stessi camici, lanciano sedie dalla finestra, giocano a cricket con la bottiglia del succo, sputano e bestemmiano come lama impazziti… Ma – siamo seri – non è che le fanciulle da quelle parti siano principesse. Meno clamorose, ma all’occorrenza più cattive, anche le ragazze collaborano a riempire il mio ormai voluminoso Quaderno degli incubi. (altro…)