adolescenza


Una parentesi

In questo mio anno scolastico quasi tutto all’insegna degli adulti, c’è stata una parentesi. Per quanto sbocciata a maggio, nel mese delle rose, non è che abbia avuto esattamente una fragranza fiorita.

Diciamo che odorava più di adolescenti. Di adolescenti aspiranti meccanici e carrozzieri. Di adolescenti aspiranti meccanici e carrozzieri che dovevano prepararsi a un esame. Non so se mi spiego. (altro…)


Una questione di genere?

Gabber scritto sul cappellino e musica hardcore dalla sua cassa wireless, Tizio balla in classe, sniffa tabacco al mentolo, scrive Cinegro alla lavagna, mi urla Le voglio bene!, insiste per uscire a fumare, prende una nota all’ora e s’infuria, ma mica solo per la nota… Ma profe, mi ascolti, le sembra giusto che ci sono i trans, cioè non la fa arrabbiare che ci sono quelli che vanno in giro che sembrano una donna ma hanno il mazzolone? Eh?

Israel Barron

“Il quaderno degli incubi” di Israel Barron

Non che lo strazio sia una questione di genere. I maschi, è vero, fanno cose clamorose, tipo far girare la maledetta cassa wireless e da quella diffondere peti tonanti, seguiti da grasse grassissime risate. Sì, i maschi sono fedeli all’eccesso e si danno del coglione! con la stessa frequenza del battito palpebrale (8-15 volte al minuto), calpestano i loro stessi camici, lanciano sedie dalla finestra, giocano a cricket con la bottiglia del succo, sputano e bestemmiano come lama impazziti… Ma – siamo seri – non è che le fanciulle da quelle parti siano principesse. Meno clamorose, ma all’occorrenza più cattive, anche le ragazze collaborano a riempire il mio ormai voluminoso Quaderno degli incubi. (altro…)


Di guantoni, demoni e tramonti 4

L’altro giorno un tale di quella classe ha fatto lezione con i guantoni da boxe indosso. Ce l’ha chiesto la profe di ginnastica di portarli, mi ha spiegato (il fatto che fossimo nell’ora di italiano non sembrava turbarlo). Poi, a sorpresa, mi ha alitato in faccia per dimostrami che in bagno non aveva fumato. Dopo di che ha negato di aver copiato il tema da internet, nonostante la pagina da me stampata come prova. E si è allontanato risentito, con i guantoni da boxe in movimento e un tre sul registro.

Boxingkangaroo

Così la scuola è ripresa e io vorrei tanto dei guantoni da boxe. Eppure sono più serena. Le vacanze giovano sempre, anche se non hanno cancellato il ricordo dell’ultimo giorno in quella classe prima della pausa natalizia. (altro…)


Tutto è possibile 5

I mesi passano e io sono ancora nella stessa scuola. Sempre senza le idee chiare sul mio destino e sempre senza stipendio. Sì perché Renzi, non essendo riuscito ad eliminare la famosa supplentite, ha deciso di eliminare gli stipendi dei supplenti. Logico, no? In compenso ha dato un bonus di 500 euro ai docenti di ruolo, regolarmente retribuiti. Eh be’.

supplentite

Io comunque vado avanti nel mio incarico, grazie al certificato medico che arriva, preciso preciso ogni dieci giorni, dalla Sicilia alla Lombardia. Ciò che si certifica è: malattia dell’insegnante titolare, malattia di un gemello, malattia dell’altro gemello, pezzi di congedo parentale. Poi malattia dell’insegnante titolare, malattia di un gemello, malattia dell’altro gemello, pezzi di congedo parentale. E ancora, malattia… Dovunque sciagure, insomma: laggiù le epidemie familiari, qui la ormai completa assenza di tempo libero, consacrato tutto alla firma dei contratti. L’unica pausa prevista a questo (visto e stravisto) balletto sarà durante le vacanze: nessun certificato in arrivo dalla titolare, nessun contratto per me. (A questo punto la grande domanda è: sarà lei, pagata e con i congiunti finalmente in salute fino al 6 gennaio, a correggere durante le vacanze i 97 temi degli studenti o io che dovrei riprendere servizio il 7?) (altro…)


Com’è andata? 1

La settimana scorsa una collega mi ha ringraziata: due suoi studenti, che avevo aiutato a leggere, parafrasare e riassumere il primo canto dell’Inferno, hanno preso sette nell’interrogazione. Trattasi di un ghanese e di un singalese con un italiano malfermo, ma ben disposti verso Dante. Sono ragazzi fantastici.

L’unica cosa bella a scuola è mangiare il pollo del Penny Market, io dico solo che è meglio se ognuno fa cazzi suoi, ma cos’è questa vecio, la legge di Senegàl? Come fai a essere così provocante profe, tu sei illegale, una vita senza cellulare sarà una vita di merda lo giuro, hai fumato figlio di puttana? Ma vecio ti buco, vecio t’ammazzo, cos’è che vuoi fare coglione, te sei buono solo a fare kebab, tu invece, cous-cous, impara a camminare, io sono stanco ho scopato troppo figa, grazie profe è stata la lezione più bella della mia vita.

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