29. Non sempre un modello


Va bene, penserete voi a questo punto, ma non è che i vegani rappresentino sempre un modello di comunicazione efficace. Avete ragione, penso io. Giudicare, offendere, colpevolizzare la gente che continua a mangiare carne o a bere latte non credo che aumenti l’interesse verso la filosofia vegana, tra l’altro difficile da praticare con rigore nella nostra società carnista (ricordate la Joy?).

Che il vegano dogmatico sia una specie di sciagura è chiaro anche all’attivista belga Tobias Leenaert, che offre ai vegani interessanti consigli di comunicazione e che nel 2009 è riuscito a far istituire nella sua Gand la giornata vegetariana della settimana, il giovedì.

A proposito di tavola veggie, c’è chi l’apparecchia anche di ironia. Prendete quest’articolo, vecchiotto ma sempre attuale, di Andrea Dotti, Viviseziona il vegetariano, un piccolo e divertente decalogo sulle categorie più diffuse di commensali vegfobici. Provate a leggerlo e ricordate: questo pezzo è riuscito nell’impresa di far ridere pure l’amica G., fervente carnivora, che ha ammesso: sono sicuramente un’indignata curiosa!

P.S. E voi, a quale tipologia appartenete? A quella che pensa che se tutti fossero vegetariani saremmo invasi da vacche e maiali? 🙂

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