Archivi mensili: Febbraio 2015


E tutto va bene

A scuola tutto va bene.

Certo, quando facciamo lezione, c’è sempre un cellulare che squilla (e qualcuno che risponde), una musica indiana che parte o un orgasmo femminile che risuona d’improvviso dalle mani di qualche giovane videodipendente.

Certo, quando mi volto verso la lavagna, c’è sempre il disegno di un grande pisello villoso che mi guarda stupito.

Comunque tutto va bene.

Mentre accompagno i ragazzi nella grande scoperta della lingua italiana e loro mi fanno l’occhiolino (profe, il mio cuore è suo), mi rendo conto che anch’io sto ampliando le mie conoscenze linguistiche… Jimmy significa stupido in ghanese, gandu vuol dire frocio in punjabi, mentre in qualche paese dell’Africa nera pare che patata (non credo intesa come tubero commestibile) si dica cioè e palle shoah. Molto bene.occhiolinojpg (altro…)


Com’è andata? 1

La settimana scorsa una collega mi ha ringraziata: due suoi studenti, che avevo aiutato a leggere, parafrasare e riassumere il primo canto dell’Inferno, hanno preso sette nell’interrogazione. Trattasi di un ghanese e di un singalese con un italiano malfermo, ma ben disposti verso Dante. Sono ragazzi fantastici.

L’unica cosa bella a scuola è mangiare il pollo del Penny Market, io dico solo che è meglio se ognuno fa cazzi suoi, ma cos’è questa vecio, la legge di Senegàl? Come fai a essere così provocante profe, tu sei illegale, una vita senza cellulare sarà una vita di merda lo giuro, hai fumato figlio di puttana? Ma vecio ti buco, vecio t’ammazzo, cos’è che vuoi fare coglione, te sei buono solo a fare kebab, tu invece, cous-cous, impara a camminare, io sono stanco ho scopato troppo figa, grazie profe è stata la lezione più bella della mia vita.

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