Archivi giornalieri: Novembre 12, 2012


Di somari e altri animali

Dopo settimane di lavoro sul genere della favola, la verifica. E lo stupore! D’improvviso, si scopre che, tra il gallo e la volpe, il vincitore è la gallina. Che il linguaggio della favola è umano. D’altronde, sarebbe un bel guaio se la favola fosse in lingua pollastrese o in quella volpina. Che sfortuna poi, dovessimo leggerla nell’idioma rattile! Meglio stare in guardia. Meglio precisare: il linguaggio è umano. Ma… Fosse invece sociale? O tra di loro? Difficile dirlo. Allora, proviamo con il tempo. In questa favola del gallo e la volpe (il cui vincitore è la gallina, ma non per questo è composta in pollastrese), il tempo è giorno. Giorno?! Macché, il tempo è c’era una volta! E la morale allora? Educare i bambini? Offrire modelli di comportamento adeguati? Ma siamo seri! La morale, nella favola, è non farsi mangiare. Mai.
Non è tutto. I somari alpestri hanno anche dovuto scrivere una favola. Loro! Scrivere! Nel linguaggio umano! Rispettando alcune indicazioni: due personaggi (il gatto e la tartaruga), un luogo preciso, una morale (che non è non farsi mangiare). Manca l’invito: finale in burla. Eppure! Il gatto muore sotto una pallina di neve. Finisce spazzato nel cassonetto. Viene portato via dai polizziotti. Per le romantiche, il gatto vuole andare a bere il tè nel prato delle meraviglie con la gatta Serena e per fare bella figura noleggia una carrozza rossa fuoco che ha come cocchiere la tartaruga. Ma viene scaricato lo stesso. Tiè. Oppure il gatto fa lo sgambetto alla tartaruga che haveva dei soldi in tasca. La tartaruga, comunque, il più delle volte muore divorata dal gatto (feroce felino noto dai tempi di Esopo per amare i gusci di testuggine). Ma non è detto. Per sfuggire al gatto, potrebbe sempre trasformarsi in papparapa SUPER TARTARUGA che usa la sua vista laser e alla fine riesce a rimediarsi crocchette di gatto arrosto. Eh già. (altro…)