Chicca #41
– Profe, ti amo! – esclama G. d’improvviso. Spalanca le braccia, fermo di fronte a me. Mi sta offrendo un abbraccio, pare.
– Sparisci! – gli dico, con la voce severa e gli occhi che sorridono.
– Profe, ti amo! – esclama G. d’improvviso. Spalanca le braccia, fermo di fronte a me. Mi sta offrendo un abbraccio, pare.
– Sparisci! – gli dico, con la voce severa e gli occhi che sorridono.
– Oh fra’, ho sognato…
– Ma insomma, ragazzi! Non stiamo parlando dei vostri sogni, ma dell’importanza dei boschi nella vita economica del Medioevo!
– Va be’, profe, parliamo di tutti e due: io spesso sogno di essere in un bosco…
– Ma chi! Io sogno solo di scopare scopare scopare… Scopare le Milf!
– Allora ragazzi, com’è andato lo stage?
– Bene.
– Dai, raccontatemi che cosa avete imparato!
– Che la scuola non serve a un cazzo.
– Ah. E quali erano le vostre mansioni?
– Massoni?
– Mansioni!
– Missioni?
– I vostri compiti… I vostri incarichi…
– Fare il meccanico, no?
– Lasciamo stare la storia dei profughi, profe… Quando ne parlano alla televisione, mio nonno inizia a dire: “Barboni! Tornate a casa vostra!”
– E tu cosa fai, quando lui dice così?
– Io gli dico: “Nonno, non fare il nazionalista che finisce male!”
– Profe, ma lei è sempre così fine? È fine anche quando si arrabbia…