storia


Lo scossone

Siamo onesti: la mattina di lunedì 26 settembre il mio buon umore ha subito un deciso, per quanto prevedibile, scossone. Così, appena entrata a scuola, ritiro la bevanda fumante alle macchinette e vado a berla nella prima liceo ancora senza liceali. Sono lì, ingobbita dentro percentuali simboli colori, quando sento una voce poco amichevole che esclama: tu chi sei? Cosa ci fai qua? È il collega di matematica, che mi guarda come l’automobilista guarda il piccione quando non si leva dalla strada. Temo che gli stia venendo voglia di accelerare, per cui apro rapida l’agenda e… Nooo, ho sbagliato! La prima ora sono nella terza della formazione professionale. Oggi non ce la posso fare. (altro…)


Una mattina di aprile

Mi sveglio presto presto causa temi da correggere e decido di rinunciare alla colazione per solidarietà con il mio cane. Dopo soli due temi, però, non resisto e, in piedi, ingollo un pezzo di torta con un po’ di caffè riscaldato. Un supplizio: non lo vedo, ma lo sento sulla schiena il suo sguardo di animale costretto al digiuno, affamato e afflitto. Proprio una brutta colazione. Proprio un’umana incapace di gestire con distacco le cose canine. Di nuovo, non resisto: mi volto e gli regalo un mucchietto di briciole. Lui giura di non dirlo alla veterinaria.

Poi un bacio a Gianpazienza, Spotify in auto e i papaveri lungo la ferrovia. A scuola, un caffè alle macchinette, qualche veloce chiacchiera su documenti e scadenze e la campanella che suona mentre sto facendo la pipì. (altro…)


Chicca #40

– Oh fra’, ho sognato…

– Ma insomma, ragazzi! Non stiamo parlando dei vostri sogni, ma dell’importanza dei boschi nella vita economica del Medioevo!

– Va be’, profe, parliamo di tutti e due: io spesso sogno di essere in un bosco…

– Ma chi! Io sogno solo di scopare scopare scopare… Scopare le Milf!