Studenti e buoni propositi


Lunedì all’ultima ora ho salutato i miei studenti della formazione professionale per la prima volta nel 2023 e ho chiesto loro di scrivere su un foglio anonimo tre buoni propositi per l’anno nuovo. Loro hanno sollevato festosi la stessa parola da ogni angolo dell’aula (“scopare”) e io ho risposto con il primo tra gli insegnamenti di pedagogia (la minaccia). Così hanno scritto. Poi insieme abbiamo letto. È stato bello.

Essere promosso. Essere promosso. Essere promosso quest’anno. Venire promosso a scuola. Superare l’anno. Finire bene la scuola. Prendere il diploma con un buon voto. Prendere il diploma. Riuscire a prendere il diploma. Fare la patente. Fare la patente. Prendere la patente. Prendere la patente entro giugno. Avere la patente. Trovare un lavoro. Trovare lavoro. Fare il lavoro dei miei sogni. Diventare un buon meccanico. Mangiare sano. Smettere di bere. Fare più attività sportiva. Perdere un po’ di peso. Dimagrire. Iniziare ad allenarmi. Arrivare ai 160/170 kg di stacchi. Arrivare a 82 kg di massa. Raggiungere una forma fisica ben definita. Trovare una ragazza. Avere una ragazza bionda. Continuare la mia relazione. Avere una bella vita. Una bella casa, una bella macchina che sia BMW, Ferrari, Maserati. Migliorare ancora di più in moto. Comprare la moto dei miei sogni. Fare soldi. Fare tanti soldi. Avere il conto con più di 7 cifre. Spendere di meno. Fare un viaggio. Viaggiare. Imparare cose nuove. Imparare a risolvere il cubo di Rubik in meno di 1 minuto. Raggiungere obiettivi predisposti al mio stile di vita. Parlare meno il dialetto. Essere meno buono. Allontanare tutti gli amici falsi. Rendere fiera di me la mia famiglia. Vivere al meglio quest’anno. Vivere al meglio quest’anno e non come l’anno scorso. Realizzare i miei sogni. Realizzare i miei sogni. Essere felice.

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