Archivi giornalieri: Giugno 21, 2012


gli aspiranti meccanici, gli esami/3

Le premesse al colloquio finale, naturalmente, sono ottime. Tranqua profe so tutto sono strabravo la tesina l’ho letta sull’autobus, no profe io col cazzo che l’ho studiata, sì profe il discorso lo faccio in italiano non in urdu, tranqua.
Ciuffo medio-basso ma sorriso spavaldo, gli h’ass mekk sono pronti, sebbene non proprio vestiti di abiti seri… Ma chiii profe, io sono un tipo sportivo e vado bene così, ma chiii questi non sono calzoncini corti, arrivano alle ginocchia, calzoncini poi lo dice solo mia nonna! Lo sa che stamattina la mia vecia mi ha chiesto perché non ti metti la camicia e io le ho risposto ma sei fusa non vado mica in discoteca, vado a fare l’esame… Comunque tra poco io non sarò più il suo allievo e lei non sarà più la mia profe, insomma possiamo finalmente uscire insieme, bella storia.
Il via ai colloqui lo dà il sorteggio. Esce la lettera dell’hass mekk che ha appena finito di dire No profe io la tesina non l’ho ancora letta ma tranqua ho tutto il tempo di leggerla mentre aspetto. Naturalmente, prende la notizia di essere il primo interrogato con molta classe – Figli di puttana figli di puttana figli di puttana, dice ai compagni sorteggianti – ma la sua parlantina incanta il presidente e il suo ego stupefacente, come al solito, tramortisce tutti… Certo che ero bravo in stage, infatti volevano tenermi, certo che sono sempre bravo in classe, io sono un leader, ma un leader positivo perché aiuto tutti i miei compagni (soprattutto gli indiani puzzoni analfabeti facce di merda, pensa la profe), però io aiuto e non sono aiutato, per forza, io sono il migliore. La profe ha pure il coraggio di ricordare che nella visita didattica al museo della Grande Guerra ha mostrato un grande interesse (in effetti, era quello che questionava la guida su roie e cecchini e brillava nella competenza di armi). Lui poi ringrazierà, profe sei bellissima, stragentile, ti aspetto fuori dove c’è la tua bici e ti porto a pranzo, ok? (altro…)